ARCHEOASTRONOMIA LIGUSTICA

 

 

Pubblicato in: Atti del XIV Seminario A.L.S.S.A. di Archeoastronomia, Genova 24-25 marzo 2012, pp. 160-167.

 

 

MISURAZIONE PRELIMINARE DEGLI ORIENTAMENTI DI 11 CHIESE RURALI DELL’ISOLA DI PANTELLERIA (TP)

 

Henry De Santis

 

Premessa.

Il presente studio, iniziato nell’estate dell’anno 2010, è da considerarsi solamente preliminare in quanto – essendo lo scrivente in vacanza sull’isola, privo di teodolite o squadro sferico graduato - le misure sono state effettuate servendosi della sola bussola prismatica Recta a lettura diretta di 1° sessagesimale e stima del ½°, mentre le altezze d’orizzonte sono state rilevate mediante un inclinometro Suunto a disco (con lettura diretta di 1° sessagesimale e stima del ¼°).

Al fine di ridurre al minimo l’errore causato dalla declinazione magnetica, si è provveduto a calcolarla – e ad apportare le relative correzioni alle misure - mediante l’applicativo disponibile sul sito internet del National Geophysical Data Center dell’U.S. N.O.A.A.[1]

Le attuali chiese rurali dell’Isola di Pantelleria (9 in tutto più un santuario ed un rudere) furono tutte costruite, ove non diversamente indicato, intorno all’anno 1795, in quelle contrade in cui si era maggiormente sviluppata l’agricoltura e dedicate a Santi il cui nome si celebrava in estate, periodo in cui era maggiore l’attività agricola. L’impostazione della loro architettura principale ricorda quella del dammuso, la tipica costruzione abitativa locale.

 

 

1)        Chiesa di San Vito (Lat. 36°48’08,4”N; Long. 11°58’02,5”E; q. 222 mt.).

Già citata nel 1552, l’edificio attuale fu costruito nell’ultima decade del XVIII secolo nell’omonima contrada.

La facciata ha un azimut di 8°, l’abside di 188°. Le uniche aperture presenti sono poste in facciata (porta di ingresso e finestra soprastante).

 

 

2)        San Michele di Bukkuram (Lat. 36°47’40,9”N; Long. 11°57’33,7”E; q. 166 mt.).

La costruzione della chiesa attuale, che venne effettuata su edificio preesistente, fu iniziata nel 1942 e terminò nel 1960.

La chiesa è orientata quasi esattamente in direzione nord-sud (azimut 2°-182°) con l’ingresso posto a sud.

 

 

3)        Santuario della Madonna della Margana (Lat. 36°48’57,4”N; Long. 11°57’36,4”E; q. 156 mt.).

Tra le chiese più antiche dell’Isola, la Madonna della Margana è Patrona dell'isola.

L'edificio attuale, costruito intorno al 1795 su un santuario precedente, ha le caratteristiche tipiche delle chiese rurali.

La data di edificazione della costruzione precedente non è nota, ma dai documenti ritrovati si evince che essa era già esistente nell'anno 1606, data di effettuazione di una sepoltura all’interno.

 

La struttura è orientata con un piccolo margine di errore (meno di 2° in declinazione) verso il punto del tramonto del sole agli equinozi. L’altezza della montagna antistante ha imposto ai costruttori l’orientamento di 262°-82° anziché 270°-90° per permettere alla luce del sole di entrare dal rosone della facciata ed illuminare l’altare unitamente al soprastante tabernacolo, ospitante il quadro raffigurante la Patrona.

Da un immagine scattata da Francesco Brignone, intorno al tramonto del Sole all’equinozio di primavera dell’anno 2012, si può chiaramente osservare l’effetto ottico, provocato dalla luce solare che entra nel rosone.

 

 

 

4)        Chiesa di Sant’Anna (Lat. 36°49’05,6”N; Long. 11°56’23,1”E; q. 107 mt.).

 

E’ la chiesa più piccola dell’Isola e, costruttivamente, la più semplice.

 

La facciata della chiesa è orientata con azimut 72° e con una declinazione relativa di 15°40’.

Poiché tale valore di declinazione viene raggiunto dal sole nei primi giorni di agosto si è ipotizzato che l’edificio fosse orientato verso il sorgere del sole il giorno in cui si festeggia Sant’Anna (26 luglio). E’ stato, pertanto, necessario recarsi sul posto, nei giorni a ridosso del 26 luglio 2010, per osservare eventuali giochi di luce.

 

Le condizioni meteorologiche, in quel periodo particolarmente avverse dal punto di vista delle nebbie che spesso affliggono l’Isola, hanno consentito di ottenere un’immagine sufficientemente chiara solamente il giorno 22.07.2010.

 

Dalla sottostante immagine, scattata alle ore 07:10 dal sig. Francesco Brignone, è possibile osservare la luce del sole, appena sorto dalla prospicente collina, che va ad illuminare l’interno della chiesa.

Tale evidenza conferma l’ipotesi formulata, relativamente all’orientamento dell’edificio.

 

 

 

5)        Chiesa (rudere) di Contrada Forhicalà – (Lat. 36° 48’54,2”N; Long. 11°56’23,1”E; q. 74 mt.).

 

Non sono finora disponibili notizie storiche su tale edificio. L’ingresso è posto in direzione 15° mentre l’abside volge a 195°.

 

 

6)        Madonna delle Grazie (Lat. 36°47’54,2”N; Long. 11°56’59,1”E; q. 109 mt.).

Conserva all’interno l'originario altare settecentesco ed il quadro raffigurante la Madonna delle Grazie, si segnalano, inoltre, una sepoltura del 1836 e delle acquasantiere incastonate nelle pareti, derivate da urne cinerarie.

La facciata è posta in direzione 280°, mentre l’abside è rivolta verso 100°.

.

 

7)        Madonna del Rosario (Lat. 36°47’18,3”N; Long. 11°58’43,5”E; q. 339 mt.).

 

Costruita in frazione Sibà, alle pendici della Montagna Grande, all’interno conserva la statua della Madonna del Rosario con gli occhi in ossidiana.

La facciata è orientata in direzione 315°, mentre l’abside 135°.

 

 

8)        Sant’Antonio di Mueggen (Lat. 36°47’21”N; Long. 12°01’17,3”E; q. 292 mt.).

 

La chiesa fu edificata a cura del Canonico Giovanni Morales, come inscritto nella mezzaluna sovrastante l'ingresso. L’asse dell’edificio volge in direzione Nord-Sud, con la facciata rivolta verso 5° e l’abside verso 185°.

 

 

9)        San Francesco di Assisi a Khamma (Lat. 36°48’06,3”N; Long. 12°01’54,8”E; q. 167 mt.).

Realizzata tra il 1747 e il 1767 dove sorgeva una cappella rurale, la chiesa venne più volte restaurata, conservando la sua struttura originale.

 

(foto tratta dal sito: http://parrocchia.pantelleria.it/old_web/chiese/francesco.html)

All'interno si riscontrano una cappella dedicata alla Madonna di Lourdes ed una dedicata al Santo Crocifisso; sono inoltre conservate nella chiesa le statue di S. Francesco, S. Giuseppe e della Madonna Addolorata.

Sede parrocchiale dal 1950, sulla facciata est si aprono tre finestre ad arco di architettura pantesca.

L’asse della chiesa è di 170° (facciata) - 350° (abside).

 

 

10)    San Vincenzo Ferreri di Kattibuale (Lat. 36°49’24,1”N; Long. 11°59’01,6”E; q. 58 mt.).

 

Classico edificio religioso rurale Pantesco, fu restaurato nel 1940 ma il suo aspetto rimase invariato, l’asse mediano è rivolto verso 148° (facciata) – 328° (abside).

 

 

11)    Santa Chiara di Bugeber  (Lat. 36°48’35,5”N; Long. 11°59’43”E; q. 111 mt.).

Costruita intorno al 1570, ha la caratteristica di ospitare al suo interno un sismografo collegato al Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana di Erice (TP).

L’asse principale è rivolto verso 13°30’ (abside) e 193°30’ (facciata).

 

 

 

Conclusioni.

Dall’analisi degli orientamenti riscontrati si rilevano solamente due allineamenti astronomicamente interessanti: quelli relativi al Santuario della Madonna della Margana (linea equinoziale) ed alla Chiesa di Sant’Anna (sorgere del Sole nei giorni a ridosso dei festeggiamenti della Patrona della chiesa).

 

Gli altri edifici sono così allineati:

·        sei, alcuni dei quali grossolanamente, verso l’asse cardinale Nord-Sud (8°-188°, 2°-182°, 15°-195°, 5°-185°, 350°-170°, 13°30’-193°30’);

·        1 approssimativamente sulla linea cardinale Est-Ovest (100°-280°);

·        2 in direzione SE-NW (135°-315°, 148°-328°).

 

Pertanto, dai dati ottenuti, possiamo al momento escludere che gli edifici religiosi Panteschi – tranne due – siano stati costruiti seguendo criteri di architettura “astronomica”.

 

 

Ringraziamenti

Si ringrazia il sig. Francesco Brignone per le fotografie e per l’aiuto prestatomi sull’Isola, il prof. Maurizio Cattani per l’appoggio logistico.

 

 

Torna all’indice cronologico.

Torna all’indice tematico.

Torna alla pagina iniziale.