ARCHEOASTRONOMIA LIGUSTICA

Pubblicato in: Studi Genuensi, III Serie, vol. II, 2017, pp. 96-97, ISBN 978-88-86796-74-3

ARCHEOASTRONOMIA

Mario Codebò

Circa dal 1987 al 2010 la Sezione di Genova dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri coltivò ricerche ed attività di archeoastronomia, principalmente per iniziativa dei soci Mario Codebò, Ettore Bianchi, Henry de Santis e Luigi Felolo. I soci Codebò e Felolo tennero alcune conferenze in materia nella sede sezionale. Fu anche effettuata una gita guidata alla necropoli calcolitica di Viale Saint Martin de Corléans in Aosta, che ha il pregio di conservare numerose testimonianze di attività archeoastronomica lungo l’intero arco di utilizzo (3100 – 1900 a. C.). Codebò, oltre a condurre numerose ricerche in proprio, partecipò, coadiuvato dal giovane de Santis, allo scavo della necropoli paleocristiana di Acqui Terme, diretta dal prof. Carlo Varaldo, misurando l’allineamento delle tombe che venivano via via portate alla luce e orientando esattamente la pianta di scavo con metodi astronomici.

Considerato l’interesse che la nuova disciplina riscuoteva, fu organizzato il convegno internazionale “Archeoastronomia: un dibattito tra archeologi ed astronomi alla ricerca di un metodo comune”. L’evento fu possibile grazie all’interessamento del prof. Tiziano Mannoni (allora presidente della Sezione Genuense), dell’accademico dei Lincei prof. Vittorio Castellani, dell’allora assessore alla cultura della Provincia di Genova sig, Giovanni Duglio e di molte altre persone, socie e non socie dell’I.I.S.L. Il convegno si svolse in due fasi: a Genova in data 08-09/02/2002 ed a Sanremo in data 01-03/11/2002 (foto n. 1). Esso vide la partecipazione di numerosi studiosi italiani ed esteri ed ebbe il patrocinio, tra gli altri, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e della Società Astronomica Italiana. I partecipanti esteri furono: Francesco d’Errico (Francia); Giorgio Dimitriadis (Grecia), Leo Duball (Francia), Annie Echassoux (Francia), Paris M. Herouni (Armenia), Michael Hoskin (U.K.), Clive Ruggles (U.K.), Karen Tokhàtyan (Armenia). Grazie ad un generosissimo contributo economico del prof. Mannoni – cui va riconosciuto il merito di avere “creduto” nell’archeoastronomia come disciplina scientifica, nonostante le purtroppo numerose deviazioni che tutt’ora la affliggono – nel 2009 furono pubblicati gli Atti del convegno, inseriti al n. XIII della collana “Atti dei Convegni” dell’I.I.S.L. La pubblicazione, tutt’ora distribuita dalla sede centrale di Bordighera, consta:

1) di un libro di 336 pagine, con foto B/N e testo in italiano sia dei lavori presentati che dei dibattiti seguiti a ciascuna relazione e della tavola rotonda finale;

2) di un CD-Rom, allegato al libro, contenente il testo completo del libro sia in italiano che in inglese, tutte le foto presentate, a colori, in ciascuna relazione e le foto delle tre mostre associate al convegno.

In seguito al successo riscosso, il prof. Mannoni ritenne opportuno inserire lezioni di archeoastronomia anche nei corsi S.I.M.A. dell’I.I.S.L.:

1) 18/04/2002: M.Codebò “L’archeoastronomia tra necessità quotidiane e visione del mondo”;

2) 16/10/2006: M. Codebò “Ipotesi e certezze sulle utilizzazioni pre-scientifiche dell’astronomia”;

3) 29-31/01/2009: S. Cernuti “Elementi di astronomia”; E. Proverbio “Archeoastronomia europea”; G. Magli “Archeoastronomia extra-europea”; M. Ranieri “Archeogeometria”; F. Polcaro “Statistica in archeoastronomia”; M. Codebò “Il rilevamento archeoastronomico”; H. de Santis “Esercitazioni di rilevamento archeoastronomico”; A. Gaspani “Il GPS in archeoastronomia”; E. Antonello “Complementi di archeoastronomia” (i docenti del S.I.M.A. 2009 erano tutti membri della Società Italiana di Archeoastronomia).

Purtroppo l’improvvisa morte del prof. Mannoni ha provocato un arresto nell’attività archeoastronomica della Sezione.

Foto n. 1. Alcuni partecipanti alla sessione di Sanremo del convegno 2002

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