ARCHEOASTRONOMIA LIGUSTICA
Pubblicato in: 3^ Circolare A.L.S.S.A. settembre 2001, Genova, pp. 1-3.
CHIESE
BENEDETTINE NELL'AREA CULTURALE LIGURE, TRADIZIONE E CONTINUITÀ NEGLI
ORIENTAMENTI ARCHEOASTRONOMICI
Henry De Santis
Nel corso della campagna di misurazioni delle chiese medioevali nell'area culturale ligure spiccano tra tutte quelle edificate dall'Ordine Benedettino. Nel dettaglio sono state misurate: la chiesa di S. Eugenio sull'Isola di Bergeggi (Sv), la chiesa di S. Michele di Noli (Sv), la Benedicta, sita nel comune di Bosio (AL), ma all'interno dell'area culturale predetta ed il Cenobio di S. Tomaso a Rapallo (Ge).
Chiesa di S. Eugenio - Isola di Bergeggi
Lat. 44°14'05"N; long. 8°26'44"E, quota m. 53 s.l.m.
Della chiesa, edificata intorno
al X secolo, restano le absidi comprensive di monofore, i due altari, parte del
muro meridionale ed il perimetro di fondazione, nonché gli adiacenti ruderi del
monastero. L'edificio è stato oggetto di studi (Bonora, Calzolari, Codebò, De
Santis 1999) atti a dimostrare l'esistenza di orientamenti
particolari. La ricerca ha dato risultati positivi in quanto:
La monofora SE della navata
meridionale è orientata al sorgere del sole al solstizio d'inverno (21/12) e
nel giorno del Santo Natale nel X secolo, avendo un azimut medio di 123,07° e
una declinazione media di -23,36°. Altresì è possibile ipotizzare altri due
orientamenti, verso l'alba dei giorni 28 e del 30 dicembre, dove si festeggiano
rispettivamente un S. Antonio, monaco di Lérins del V sec. e un S. Eugenio,
religioso milanese noto almeno dalla seconda metà del VIII secolo, forse
vescovo o confessore, che alcuni studiosi identificano con il più famoso S.
Eugenio vescovo di Cartagine a cui la chiesa sarebbe dedicata.
La monofora dell'abside settentrionale sottende un azimut di 90' con una
declinazione del X secolo di 3,15° relativa al 28/03 ed al 14/09, dove nella
prima data si ricorda San Godranno re dei franchi nel VI secolo e nella seconda
la festa dell'esaltazione della Santa Croce, mentre è interessante notare che
il 29/03 si festeggia S. Secondo Martire, patrono di asti e di Ventimiglia.
Inquadrando la Liguria del X sec. in un ambito "Gallico", e data la
provenienza dei monaci, l'orientamento della monofora, verso la festa del Santo
franco e del patrono di Alb(i)um Intemelium, non può apparire casuale.
L'asse della chiesa invece non risulta essere orientato verso giorni particolari avendo un azimut di 81,6° e declinazioni sottese nel X sec. di 6,21° e di -3,78° nella direzione opposta.
Chiesa di S. Michele di Noli
Lat. 44°12'16"N; long. 08°24'43"E; q.
m. 138,8 s.l.m.
Eretta e gestita dal potente
ordine benedettino di Lérins nel X - XI sec. la chiesa è da considerarsi
gemella di quella di S. Eugenio dell'isolotto di Bergeggi.
Inizialmente la chiesa aveva solo una navata con volta a botte ed abside
semicircolare, solo nel XII secolo fu aggiunta la seconda navata. Attualmente è
pressoché ridotta a rudere. L'edificio è posto sull'omonima collina di S.
Michele ed è facilmente raggiungibile tramite un sentiero che parte da Noli. E'
stata oggetto di misurazioni nel 1998 (Bonora, Codebò, De Santis, Marano Bonora
2000).
La misura dell'asse ha dimostrato che l'abside è posta verso l'alba del solstizio estivo (21/06) con un azimut di 58,5° e una declinazione dì 22,8° (22,9° nel XI sec.). La declinazione 22,9° è infine quella del sole intorno al 8-9 giugno quando anticamente veniva festeggiato ad Albenga S. Michele Arcangelo, santo tipicamente longobardo (cappelli 1998, pag. 177) attualmente festeggiato il 29/09. Verso l'azimut opposto 238,5° la declinazione è di -13° corrispondente al 14/02 ed al 28/10, il 14/02 sono ricordati i SS. Cirillo e Metodio, più noti come Costantino e Michele evangelizzatori dei popoli slavi nel IX secolo. Si può ipotizzare un intento volontario dato il santo conosciuto anche con il nome di Michele. Il 28/10 sono ricordati i Santi Simone e Giuda apostoli, figure comunque molto importanti nella liturgia cattolica. Da quanto sopra si desume che la chiesa sia stata deliberatamente orientata verso l'alba solstiziale e dei giorni dedicati ai suddetti Santi.
La Benedicta
Lat. 44°33'52,70" N; Long. 08°46'38,98"E; q.m.694 s.l.m.
Priorato benedettino del XI
secolo posto lungo la Strada Cabanera, divenne successivamente di proprietà
degli Spinola e fu raso al suolo nel 1944 per vicende belliche. Di pianta
rettangolare, l'asse maggiore ad E è grossomodo orientato verso il sorgere del
sole al solstizio d'estate (21/06) con azimut medio 56°43' e
declinazione media 24°01', mentre l'asse minore verso S è orientato verso la
minima stazione lunare con azimut 237°24' e declinazione -17° 16'.
Lo studio del presente edificio, come il successivo di San Tomaso, è stato
presentato al I convegno della Società Archeoastronomica Italiana tenutosi a
Padova il 28-29/09/2001 da Codebò M. e De Santis H., ed inserito nell'articolo
dal titolo "Studi di archeoastronomia nel Genovesato".
Il Cenobio di San Tomaso
Lat.: 44°21'38,11"N; long.: 9°12'00"E; q.m.75 s.l.m. [I.G.M.I. 1:25000]
1 ruderi del Cenobio, posti in località Santa Maria del Campo, rispecchiano ancor oggi lo splendore che caratterizzava la struttura a due navate di questo monastero benedettino prevalentemente femminile. Secondo lo storico Arturo Ferretto il monastero fu fondato intorno al 1160, il monastero fu sconsacrato nel 1582 ed i suoi beni furono improrogabilmente alienati nel 1597, e da allora il convento fu destinato ad una lenta rovina (Bacigalupo, Benatti, Carta).
L'asse maggiore della struttura (verso l'abside) è orientato verso il sorgere del sole agli equinozi (21/03-23/09) con azimut 97°20' (ho 6°30') e declinazione - 0°44'.
Conclusioni
Tutti gli edifici religiosi edificati dall'Ordine benedettino misurati finora hanno dimostrato di sottendere qualche orientamento astronomico o sacrale. Ciò induce a continuare la campagna di misurazioni, studiando anche chiese poste fuori dall'ambito culturale ligure, per poter affermare con certezza che tale caratteristica costruttiva costituiva prassi consolidata per i religiosi benedettini.
Bibliografia