ARCHEOASTRONOMIA LIGUSTICA
Pubblicato in: Atti dell’XI seminario A.L.S.S.A. di archeoastronomia, Genova 18 aprile 2009, pp. 46-50.
BREVE ANALISI DELLA POSSIBILE FUNZIONE MERIDIANA DEL MONTE DI
MEZZOGIORNO DI STELLANELLO (SV)
Henry De Santis
1) Premessa.
La cima oggetto
del presente studio, denominata nella cartografia dell’Istituto Geografico
Militare Italiano “monte Mezzogiorno”, ricade entro i confini del Comune di Stellanello (SV), il cui territorio è composto un nucleo principale, ma da diverse frazioni
distanti fra di loro.
Dal XII secolo fin verso la metà del XIII, Stellanello fu feudo dei marchesi Del Carretto,
successivamente venne ceduto ai Doria, e, nel 1735,
fu annesso al Regno di Sardegna. Finì quindi a far parte del Regno d'Italia nel
1861.
Il monte
Mezzogiorno presenta all’osservatore una cima maggiore, iniziale oggetto della
ricerca, ed un’anticima di quota più bassa posta sulla sinistra. (foto 1).
foto 1
Il monte di
Mezzogiorno (sullo sfondo al centro) e la sua anticima (sullo sfondo a
sinistra).
2) Esegesi delle ricerche.
Il primo passo
dell’indagine è consistito semplicemente nel tracciare la linea meridiana,
partendo dalla cima oggetto di interesse in direzione sud-nord, per verificare
se lungo il predetto asse si incontravano edifici o emergenze di rilievo
storico-culturale. Da una prima analisi, effettuata sulla cartografia, questa
ricerca ha dato esito negativo.
Successivamente, è
stato effettuato un sopralluogo sul posto, da cui è stato possibile confermare
che lungo il meridiano si incontra soltanto l’abitato della frazione di Rossi,
composto da edifici abitativi di moderna costruzione.
In data 28.02.2009
si è osservato, dal predetto abitato, ponendosi sul meridiano della cima, il
culminare del sole al mezzodì vero locale alle ore 12, 40 minuti e 16 secondi
(foto 2).
foto 2
mezzodì vero
locale alla frazione Rossi alle ore 12:40:16 del 28.02.2009
Come si può
evincere dall’immagine, appare evidente che il sole non culmina esattamente
sulla cima ma rimane spostato, sia pure di poco, sulla sinistra.
Tale posizione del
sole ha portato, inizialmente, alla formulazione di due distinte ipotesi, in
palese contrasto fra loro:
a)
il
monte aveva una funzione meridiana “sic et simpliciter” nonostante
la non perfetta verticalità dell’astro al suo culmine;
b) il punto utilizzato quale indicatore meridiano era diverso dalla cima principale.
3) Nuova ipotesi di studio: la presenza del castello e
lo slittamento del toponimo.
Da nuove ricerche storiche effettuate è emerso che, a poca distanza dalla frazione Rossi, in località San Gregorio, nei pressi dell’attuale cimitero, permangono a tutt’oggi degli imponenti muraglioni, resti di un castello edificato dai Clavesana fra il XII e il XIII secolo.
Questo nuovo dato
ha imposto un sopralluogo presso i ruderi, dal quale è emerso che gli stessi
sono posti pressoché esattamente lungo l’immaginaria linea meridiana che
attraversa l’anticima del monte Mezzogiorno.
foto
3
l’anticima
del monte Mezzogiorno vista dai ruderi del castello.
La presenza del
castello potrebbe fornirci l’ennesimo trat-d'union tra un luogo
d’insediamento “colto” e l’uso dell’orografia con funzioni meridiane, riscontrato
ormai comunemente nei territori rurali appenninici, alpini e prealpini (Codebò
1994, 1997, 2006; Codebò - De Santis 2003, 2009; De Santis 2005).
Detta ipotesi implicherebbe inoltre uno slittamento
della posizione del toponimo, erroneamente puntualizzato sulla cima più alta
del monte nella cartografia ufficiale.
Sarà pertanto necessario effettuare un nuovo
sopralluogo, al mezzodì vero locale, ponendosi sull’immaginaria linea meridiana
che congiunge la predetta anticima ai ruderi del castello per poter corroborare
o smentire questa nuova ipotesi di studio.
4) Ringraziamenti.
Si ringrazia il sig. Angelo Gammuzza per la
collaborazione prestata durante tutto il corso della presente ricerca.
5) Bibliografia.
· Codebò Mario (2006). Archeoastronomia in Val di Fassa (TN). In Rivista Italiana di Archeoastronomia IV 2006.
· Codebò Mario, De Santis Henry (2003). Studi di archeoastronomia nel Genovesato. In Atti del I Congresso Nazionale S.I.A. di Archeoastronomia, Astronomia antica e culturale e Astronomia storica, Padova 28-29/09/2001.
· De Santis Henry (2005). Montagne meridiane dell’Appennino Ligure. In Atti dell’VIII Seminario A.L.S.S.A. di Archeoastronomia, Genova 2005.